mercoledì 10 giugno 2015

Esposizione Generale Italiana

Manifesto dell'Esposizione Generale Italiana in Torino 1884. Cromolitografia su disegno di Francesco Gamba.
(Archivio Storico Amma, Torino)

"Le vostre ricchezze e il vostro avvenire sono in alto là sulle montagne dove cadono in abbondanza pioggia e neve: le vostre ricchezze sono nell'abbondanza dei vostri torrenti." cit. Richard Cobden
[tratto da "Storia delle macchine" - Vittorio Marchis]




L'Esposizione torinese si propose di offrire una sezione artistico-architettonica; a questo scopo fu costituita la Sezione di Arte Antica, una commissione interdisciplinare formata da letterati, storici, artisti, architetti, archivisti, esperti di oggetti d'arte, che iniziarono a riunirsi nel gennaio di due anni precedenti, sotto la presidenza di Ferdinando Scarampi di Villanova, per elaborare un progetto di padiglione. Fu definitivamente abbandonata l'idea di un padiglione che riprendesse stili architettonici di diverse epoche e regioni d'Italia, a favore di un progetto che si rifacesse ad un solo secolo (il Quattrocento) e ad un unico territorio culturale (la Valle d'Aosta e il Piemonte). Iniziarono così le ricerche preliminari alla realizzazione del Borgo Medioevale, costituito da un villaggio e un castello turrito. Prodotto d'invenzione nel suo insieme, ogni elemento architettonico, decorativo e di arredo del Borgo è riprodotto con precisione filologica da modelli originali del secolo XV, rintracciabili all'epoca in Piemonte e Valle d'Aosta, rilevati e studiati personalmente dai componenti della Commissione. [borgomedievaletorino.it]





La Marquise - De Dion-Bouton






La Marquise, è dall'ottobre 2011, considerata l'auto ancora funzionante più vecchia del mondo. 






È un modello del 1884 della società francese De Dion, Bouton & Trépardoux. L'auto fu costruita come prototipo per i futuri quadricicli, e chiamata "La marchesa" in onore della madre di Alberto, Conte di DionPartecipò ad un'esibizione che talvolta viene anche definita la prima gara di auto al mondo, nonostante fosse l'unica auto. 



Fece il viaggio Parigi-Versailles ad una velocità media di 26 km/h. Alimentata a carbone, legna e carta, l'auto impiegava 30-40 minuti per accumulare abbastanza vapore per poter essere guidata. La velocità massima era di 61 km/h.