mercoledì 13 maggio 2015

La conferenza di Berlino



La Conferenza di Berlino (o Conferenza dell'Africa Occidentale o Conferenza sul Congo)voluta dal Cancelliere tedesco Bismarck e dalla Francia, regolò il commercio europeo in Africa centro-occidentale nelle aree dei fiumi Congo e Niger e sancì la nascita dello Stato Libero del Congo.

Tra i punti in essa discussi risultano evidenti:

  • la spartizione del Congo, che venne suddiviso tra Congo francese e Congo belga;
  • il commercio fluviale, o meglio, la libera navigabilità dei fiumi principali, tra cui il Congo ed il Niger;
  • i passi avanti riguardo al concetto di schiavitù, che divenne illegale, ma restò una "abitudine" in tutta l'Africa;
Il principio di effettività, che sancisce il possesso del territorio solo previa ratifica, secondo il principio per cui chi arriva prima può vantarne i diritti. In particolare è il principio di effettività la molla che accelera lo "scramble for Africa".
Fu impossibile trovare un compromesso tra le rivendicazioni di tutte le potenze. Le dispute relative alla spartizione dell'Africa, ed il conseguente inasprirsi delle relazioni tra le grandi potenze dell'epoca, rientrano tra le cause del primo conflitto mondiale. [scoprì di più]

Al di là delle decisioni sullo Stato Libero del Congo, la Conferenza di Berlino negli atti ufficiali si limitò a sancire regole commerciali, umanitarie e, solo riguardo alle coste, di colonizzazione. Su quest'ultimo punto, comunque, c’è da considerare che quasi tutti i tratti costieri del continente erano già occupati.


Qui vi sono due carte che mostrano la differente colonizzazione africana rispettivamente prima e dopo la conferenza:







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